Ulisse aveva già capito tutto

Lug 16, 2024 | Dipendenza Patologica, In evidenza, News

Di qui per nove giorni fui spinto da venti nemici
sovra il pescoso mare. Nel decimo, infine, giungemmo
dei Lotòfagi al suolo, che cibano fiori di loto.
Qui dalle navi al lido scendemmo, attingemmo dell’acqua,
ed i compagni presso la nave imbandiron la mensa.
Quando rempiuti poi si furon di cibo e di vino,
io dei compagni spedii, che andassero a chieder notizie,
che gente fosse quella che pane in quei luoghi pasceva:
due dei compagni scelsi, per terzo v’aggiunsi l’araldo.
Súbito andarono, e giunser vicino ai Lotòfagi. E questi
non macchinarono danno veruno ai diletti compagni:
anzi, cibare i frutti soavi li fecer del loto.
E chi d’essi gustava quel frutto piú dolce del miele,
piú non voleva tornare, recar non voleva il messaggio;
ma rimanere li volea coi Lotòfagi, e loto
perennemente gustare, né darsi pensier del ritorno.
Io li condussi a forza, che pianto versavano, al lido,
li trascinai su le navi, li spinsi e legai sotto i banchi.
Poi diedi súbito l’ordine agli altri diletti compagni
d’entrare senza indugio nei rapidi legni, ché alcuno
piú non cibasse loto, ponendo il ritorno in oblio.
Essi v’entrarono súbito, ai banchi si assisero in fila,
e bianco, sotto i colpi dei remi, fu il mare di spuma.

Max Beluffi, psichiatra, nell’introduzione a “Alice: i giorni della droga” (1971, Milano, Feltrinelli), cita questo passo di Omero (Odissea, IX) e poi così conclude: A noi, stupefatti dinanzi a così presaga intuizione, non resta che chiederci: quanti sono, oggidì, i visitatori dei remoti lidi di Psychedelia che trovano la possibilità di reimbarcarsi sulla nave di Ulisse? …

Da questa storia possiamo ricavare tre lezioni e una strategia

Pima lezione

La malattia va contrastata con forza, con azioni, non con prediche. Ulisse non cerca di convincere i compagni divenuti dipendenti dal loto, ma “li conduce a forza”. Non fa affidamento sulla loro volontà (che evidentemente non è più affidabile) ma sulle proprie azioni.

Seconda lezione

La malattia “versa pianto” ma è solo una tattica, di fronte alla quale Ulisse non si lascia confondere e “li trascina sulle navi e li lega sotto i banchi”. Attenzione a lasciarsi commuovere dalla patologia!

Terza lezione

Da soli non si è sufficienti, si ha bisogno di aiuto, come Ulisse che chiama a raccolta gli altri diletti compagni. Per sua fortuna questi hanno risposto alla sua chiamata e hanno messo subito mano ai remi per allontanarsi dalla terra del loto.

La strategia

Nel nostro linguaggio diremmo che la strategia di Ulisse è stata quella di allontanarsi il più presto possibile dal buco nero. E il mare si fece bianco di spuma! Bianco come il nostro buco bianco. (leggi anche Il buco bianco e il buco nero)

La Tenda ha l’ambizione di far crescere il numero e la forza degli Ulisse e degli altri diletti compagni

Condividi

Loading...