Le compagnie sbagliate …. È proprio come suo padre … Ma sì, tanto lo fanno tutti … Non so proprio spiegarmelo … La morte della madre … e si potrebbe continuare.
Tanti luoghi comuni, tante false convinzioni e mezze verità. Proviamo a fare chiarezza.
La dipendenza patologica è una condizione psichica riconosciuta che comporta un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici (leggi anche Cosa è la dipendenza patologica). Da dove ha origine questo disturbo mentale?
Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali [1] dell’Associazione americana di Psichiatria (DSM), usato da medici, psichiatri e psicologi in tutto il mondo, considera la malattia mentale come multifattoriale. Bisogna cioè tener conto di tutte le possibili spiegazioni: il patrimonio genetico, la costituzione, le vicende e le esperienze della vita, gli stress, l’ambiente, le comunicazioni dentro e fuori della famiglia, le caratteristiche individuali dell’encefalo e dei modi specifici di reagire, di opporsi, di difendersi.
Ad esempio, nel caso del disturbo da uso di alcol, molti fattori contribuiscono a determinarlo:
- fattori ambientali come la cultura del bere, la disponibilità di alcol e i suoi bassi costi, precedenti esperienze di alcol, i livelli di stress, ecc.
- fattori genetici e fisiologici come l’essere parenti stretti di persone con disturbo da uso di alcol che dà una probabilità di 3 o 4 volte più elevata di avere il medesimo disturbo, oppure l’essere gemello monozigote di una persona con dipendenza patologica, anche nel caso di adozione in tenera età, ecc. [2].
Non c’è quindi una sola origine, ma la concomitanza di più fattori, più o meno gravi.
Non è compito de La Tenda fare diagnosi e definire questo aspetto, ma possiamo aiutare chi è vicino alle persone che soffrono di dipendenza patologica per
- chiarirsi le idee
- eliminare luoghi comuni e false convinzioni
- imparare i comportamenti più efficaci.
[1] American Psychiatric Association, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – DSM 5- TR, Raffaello Cortina Editore, edizione italiana 2023 Text Revision
[2] DSM 5- TR, cit., p. 669