Il Comune di Cermenate ha attivato e reso operativa la collaborazione dei propri servizi sociali e di sportello lavoro per facilitare la relazione con i giovani del territorio. Il Sindaco ha ricevuto i giovani aderenti al progetto nell’Aula Consiliare, li ha ascoltati, rinforzati e, infine, ha preso parte in video all’evento teatrale finale, ponendosi quindi in una relazione di scambio e di reciprocità.
La Tenda – APS ha attivato percorsi informativi e formativi sul disagio giovanile e le dipendenze patologiche:
– Il BUCO NERO E IL BUCO BIANCO è stato un ciclo di 4 incontri, svolto dal 16 marzo al 13 aprile 2023, per operatori socio-culturali sul disagio giovanile e la diffusione dei disturbi da dipendenza patologica.
il disagio dei giovani, come si esprime e come leggerlo (le parole, i concetti e le definizioni che gli adulti usano, le parole dei giovani per esprimere il disagio - con proiezione di alcuni minuti del film Young Europe - il concetto di nichilismo, le statistiche ufficiali sulle dipendenze patologiche e/o comportamenti a rischio dei giovani)
il disagio e la dipendenza patologica con e senza sostanze
il rapporto di aiuto con i pari e con gli adulti
Luigi Golfetto (presidente La Tenda), pedagogista e esperto di formazione degli adulti
Barbara Mantovan (vicepresidente), esperta di mediazione familiare e counseling relazionale
Elvira Carola (segretario), sociologa e esperta di valutazione dell’impatto sociale
Gianluca Salini (consigliere), esperto di life coaching e di dipendenza patologica
Giuseppe Ballabio (esperto esterno, in convenzione con la ASST Lariana), medico tossicologo, esperto di dipendenza patologica
Michela Girgi (esperto esterno), psicologa e psicoterapeuta in Como
Annamaria Iannuzzi, insegnante presso un centro di FP di Como, esperta di coaching e di teatro-terapia.
Gli incontri hanno coinvolto complessivamente 20 persone, quasi in egual misura genitori e educatori professionali. La maggior parte dei partecipanti ha dichiarato di conoscere giovani in situazione di disagio e persone con problemi di dipendenza patologica.
I lavori di gruppo che hanno concluso il quarto incontro hanno messo in evidenza le consapevolezze maturate dai partecipanti sul piano dei comportamenti individuali e su quello delle proposte progettuali che La Tenda e altri soggetti sul territorio possono sviluppare anche al fine di dare seguito a Futuro Prossimo. Abbiamo chiesto ai partecipanti.
Se dovessi trovarmi di fronte ad un giovane che manifesta segnali di disagio o sofferenza, cosa è opportuno che faccia?
Per ridurre il disagio giovanile e migliorare la condizione dei giovani cosa proporrei ai dirigenti scolastici? all’amministrazione comunale? ai sacerdoti? ad amici, parenti e conoscenti?
In risposta al primo quesito, i due gruppi di lavoro hanno sottolineato l’importanza di contestualizzare bene la richiesta di aiuto e aprire un dialogo, avvicinarsi/mettersi vicino, ascoltare, non voltarsi dall’altra parte e, infine, rendersi disponibili e accompagnare la persona nella ricerca di un aiuto esperto adatto alla situazione (es. sportello psicologico).
Le risposte al secondo quesito hanno permesso di far emergere molte esigenze in vari ambiti:
la famiglia, con la formazione dei genitori, attraverso percorsi simili a quello proposto con “Il buco bianco e il buco nero”, da svolgersi in oratorio oppure a scuola, per preparare i genitori a riconoscere e gestire l’eventuale disagio giovanile;
la scuola, con la formazione e sensibilizzazione degli insegnanti rispetto alle difficoltà di alcuni studenti, per far sì che in ambito scolastico il focus possa essere spostato dalle performance (voti, compiti, …) all’apprendimento vero e inoltre parte dell’orario scolastico venga dedicato alla socialità;
il territorio, con investimenti pubblici in luoghi e iniziative di aggregazione, in modo che i ragazzi possano avere occasioni di praticare attività sane, evitando la noia, la solitudine, il parchetto con alcol e canne;
la comunità, con interventi di sensibilizzazione più ampia per evitare lo stigma sociale sui giovani in situazione di disagio e di dipendenza patologica, spesso oggetto di giudizio senza comprensione e compassione.
Con il questionario somministrato a conclusione del percorso, il 100% dei partecipanti ha manifestato di aver gradito molto (2) e moltissimo (12) l’iniziativa. La dinamica, i contenuti e il clima degli incontri e gli apprezzamenti espressi in risposta alle altre domande del questionario danno conferma di questi primi giudizi. Gli aspetti che maggiormente hanno soddisfatto i partecipanti sono stati la competenza con la quale gli argomenti sono stati trattati, la qualità e la concretezza delle informazioni diffuse.
La maggior parte dei partecipanti ha dichiarato che gli stimoli e le informazioni ricevuti hanno modificato (in tutto o in parte) quello che pensava a proposito del disagio giovanile e della dipendenza patologica, a riprova dell’efficacia dei messaggi diffusi con gli incontri.
I partecipanti ritengono infine che gli incontri hanno permesso loro di maturare maggiore consapevolezza e chiarezza sui temi trattati, di avere un ampio confronto e di ricevere molti spunti di riflessione e di miglioramento fino a “un nuovo modo di vedere le cose”.
La Tenda sta gestendo, inoltre, l’ultima azione di progetto con la realizzazione e diffusione di supporti comunicativi e di divulgazione per sensibilizzare giovani e adulti sui temi del disagio adolescenziale e della dipendenza patologica. Infatti, sono stati realizzati 3 pannelli con parole e immagini che interpretano e comunicano delle testimonianze dei giovani raccolte grazie alle attività laboratoriali del progetto e la registrazione della performance teatrale finale “Futuro Prossimo”.
Questi materiali sono stati messi a disposizione degli istituti secondari, degli oratori e delle amministrazioni comunali del territorio, a supporto di attività educative e sociali.