Partecipo ai gruppi de La Tenda perché ho un fratello di 33 anni che fa uso di cocaina. Sia io che i miei genitori abbiamo aspettato molto prima di rivolgerci ad un servizio che potesse aiutarci ad affrontare un problema che da tempo causava discussioni, liti e continuo malessere in famiglia.
Ogni volta che si verificava una particolare situazione lui riusciva sempre a farci credere quello che voleva fino addirittura a farci pensare che potessimo essere noi “eccessivi” nel valutare l’accaduto ed ogni volta eravamo speranzosi nel credere che avrebbe capito l’errore, che si sarebbe reso conto di quello che aveva fatto e che questo l’avrebbe portato a cambiare o a decidere di farsi curare.
Invece tutto andava sempre peggiorando, tutto girava intorno a lui e tutti noi eravamo vittima della sua abilità nel gestirci. Ci sentivamo impotenti davanti ad un problema più grande di noi.
In ogni servizio al quale ci rivolgevamo, ci sentivamo rispondere che era lui che doveva volerlo e che noi non avremmo potuto fare nulla. La mia testimonianza è per dirvi che questo non è vero e lo posso affermare solo oggi che ci siamo rivolti a La Tenda.
Con la partecipazione agli incontri Vita Nuova ci siamo fin da subito sentiti meno soli e grazie all’esperto che dirige il gruppo stiamo capendo le dinamiche legate a qualsiasi problema di dipendenza. Questo è per noi fondamentale nell’imparare a convivere con il problema, a gestirlo nel migliore dei modi e di conseguenza a stare meglio con noi stessi.
Credo che il dolore che si prova nel momento in cui si diventa consapevoli della gravità di quanto si sta vivendo sia indelebile dentro di noi ma credo anche che sia proprio la consapevolezza poi ad aiutarci a trovare la forza nell’affrontarlo. (B.)