In Lombardia, ad esempio, esistono i SERD – Servizi Dipendenze – e gli SMI – strutture private accreditate analoghe ai SERD. Tutte le informazioni sono sul portale di Regione Lombardia
Il “disturbo da uso di sostanze” può essere riconosciuto in base ad alcuni criteri raggruppati sotto quattro voci:
controllo compromesso
la persona che soffre di questo disturbo:
ha il desiderio intenso e incontrollabile della sostanza, tale da non riuscire a pensare ad altro,
assume la sostanza in quantitativi maggiori o per periodi più lunghi di quanto voglia fare,
desidera farne a meno e fa molti tentativi infruttuosi di interromperne o diminuirne l’uso,
può dedicare molto tempo a procurarsi la sostanza.
compromissione sociale
la persona che soffre di questo disturbo:
viene meno a obblighi sul lavoro, a scuola, a casa,
continua a far uso della sostanza nonostante i problemi sociali e interpersonali cui va incontro,
viene meno o rinuncia a impegni e attività sociali per poter fare uso della sostanza; può ritirarsi da attività familiari e hobby allo scopo di usare la sostanza.
uso rischioso
la persona:
fa uso della sostanza anche in situazioni fisicamente pericolose, nonostante i problemi fisici o psicologici che ne derivano,
fallisce i tentativi di fare a meno della sostanza.
criteri farmacologici
la persona ha bisogno di dosi maggiori della sostanza per ottenere l’effetto desiderato oppure ottiene un effetto ridotto con la dose abituale,
i livelli della sostanza nel sangue diminuiscono negli individui che ne fanno uso da molto tempo ed essi tendono ad assumere ancora la sostanza per mantenere i livelli di concentrazione nel sangue.
Se riconosci una o più situazioni fra quelle elencate in te stesso o in una persona a te vicina, rivolgiti subito a una struttura sanitaria specializzata. Il fai da te e l’inutile attesa fanno perdere tempo prezioso e compromettono la buona riuscita delle terapie possibili.
Hai bisogno di chiarirti le idee e parlarne con qualcuno?
[2] DSM-5-TR, cit., pag. 658
[3] DSM-5-TR, cit., pag. 660