Con il mio amore ti salverò!

Lug 16, 2024 | Dipendenza Patologica, News

Nella coppia o nella relazione genitore-figlio, quando una persona ha problemi di dipendenza patologica, molto spesso la relazione diventa “disfunzionale”. Il partner oppure il genitore della persona dipendente “sviluppa anch’esso una sua particolare forma di dipendenza, che si manifesta nel bisogno irrefrenabile di controllare e prendersi cura” della persona ammalata.¹

La sua attenzione e le sue energie sono totalmente occupate dalla preoccupazione per il partner o figlio, fino a sacrificare totalmente la propria vita personale, trascurare i propri interessi e sentimenti.

Si sviluppa quindi una forma di co-dipendenza e un atteggiamento tipo “io ti salverò” o da “crocerossina” aggravato dal fatto che, nella maggior parte dei casi, il familiare si sente responsabile della malattia.

All’interno di questa relazione malata, entrambi sono schiavi della dipendenza e alimentano i reciproci comportamenti: la persona dipendente continua a comportarsi in modo irresponsabile, il partner o genitore continua a sentirsi un “salvatore” e nessuno dei due ne viene fuori.

Per queste ragioni, le prime azioni del percorso Vita Nuova sono quelle di ristabilire una corretta analisi della realtà e corrette informazioni circa il problema che il familiare, partner o genitore, si trova ad affrontare. Demolire i sensi di colpa è un passaggio fondamentale in questa fase.

Il primo obiettivo da raggiungere è quindi il benessere del familiare che così può far crescere le sue energie per affrontare in modo efficace la dipendenza patologica del suo caro.

[1] Cesare Guerreschi, New addictions. Le nuove dipendenze, Edizioni SanPaolo, 2005, pag. 15

Condividi

Loading...